Fabian Doboş: Unitatis redintegratio decree on ecumenism – the cornerstone of contemporary ecumenism
Lo studio è strutturato in due parti: la prima, basata sul testo del decreto Unitatis redintegratio, e la seconda, che tratta di alcuni personaggi ecumenici che hanno lasciato la loro impronta sulla storia religiosa della Romania.
Nella prima parte sono presentate le cause della separazione tra la Chiesa di Occidente e quella di Oriente, ma anche le proposte fatte dal suddetto decreto in vista di un ecumenismo efficace. Poi sono presi in considerazione gli importanti gesti ecumenici fatti da tre papi: Paolo VI, Giovanni Paolo II e Francesco.
La seconda parte tratta di tre persone che, mediante il loro lavoro ecumenico, hanno aiutato moltissimo al progresso ecumenico in Romania. Prima di tutto viene ricordato il vescovo di Jassy, Mons. Domenico Jaquet (1895-1903), il quale, essendo svizzero, aveva un’orizzonte largo dell’ecumenismo. Un secondo personaggio è il Beato Vladimiro Ghika (1973-1954), il quale ha lavorato per tutta la vita per l’unione delle due Chiese separate nel 1054. L’ultimo momento della seconda parte tratta della visita che il Papa Giovanni Paolo II ha fatto in Romania nel periodo 7-9 maggio 1999.