Dialog Teologic XVI/32 (2013)

Dialog Teologic XVI/32 (2013)
Creştinul între trecut şi prezent, 156 p., 17×24, ISSN 1453-8075, 9 lei.

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Lucian Farcaş
Între linişte şi fericire. Gânduri pentru o altă lectură a fericirilor (Mt 5)
Le riflessioni seguenti propongono un’analisi comparativa tra il Decalogo – la sintesi morale dell’AT e le beatitudini, la proposta fatta da Gesù nel discorso della montagna – sintesi dell’insegnamento di Gesù. L’analisi non voule diminuire l’importanza del Decalogo, nemmeno intende dire che i comandamenti non sono più attuali, non hanno più valore. L’intento è una migliore comprensione del Decalogo per avere accesso agli insegnamenti di Gesù. Dopo un breve esame dei dieci comandamenti e delle beatitudini, seguirà un’analisi del Decalogo nella sua dimensione etico-sociale. Le beatitidini saranno presentate non solo come un prolungamento delle dieci parole, ma come un perfezionamento dell’identità del cristiano. Alla fine, saranno evidenziati gli impulsi per una vita cristiana permeata da gioia e felicità.

Iulian Faraoanu
Preotul, discipol credincios al lui Cristos
This paper is trying to focuses a few aspects of the figure of the disciple of Christ in the Gospel of saint Mark. Jesus Christ, from the beginning of his public activity had the intention to be accompanied by disciples. They followed the Saviour and were witnesses of his wonderful words and deeds. After they learned at the school of Jesus, they were sent to continue the work of spreading God’s Kingdom and the Gospel. In what it concerns the illustrating of the theme, after some general elements, will be analyzed two texts from the Gospel : Mk 1:16-20 and Mk 3:13-19. These two fragments reflect an image of discipleship: the vocation, the conditions of the following and the mission. In conclusion, are suggested some theological reflections and an actualization to the situation at this millennium beginning. Even for the present it is important to research to follow Jesus Christ as a disciple.

Fabian Doboş
Istoria Sinoadelor catolice din Moldova
Dopo l’introduzione in cui sono presentate le cause della convocazione dei sinodi locali, lo studio tratta, cronologicamente, tutti i sinodi tenuti dai cattolici della Moldavia. Il primo ebbe luogo a Jassy nel 1586 e volle applicare le decisioni prese dal Concilio di Trento. Anche il principe ortodosso, Pietro lo Zoppo, ha sostenuto i lavori di questo sinodo, in quanto un’altra metà sua era quella di cacciare i pastori luterani dalla Moldavia. Nel secolo XVII° ci furono due sinodi: a Cotnari (1642) e Bacău (1663). Tutti e due ebbero come scopo la riforma della Chiesa locale, ma anche la ripresa dei rapporti stretti tra i laici e i sacerdoti della Moldavia. L’ultimo e il più importante sinodo della Chiesa locale è stato celebrato tra il 2001 e il 2004. L’evento fu ben preparato, tutti i cattolici essendo interpellati sulla realità religiosa e sui problemi che meritavano trattati dall’assemblea sinodale. I scopi principali di questo sinodo furono: un’analisi profonda della Chiesa locale della Moldavia; l’applicazione delle leggi universali al territorio della diocesi di Jassy; nuovi metodi nella pastorale. Lo studio auspica una seria riforma della Chiesa Cattolica della Moldavia, come conseguenza dell’osservazione delle decisioni sinodali.

Lucian Dîncă
Scrisoarea Sfântului Atanasiu de Alexandria către Draconţius
Lo studio con il titolo „La lettera di Atanasio a Draconzio” ha come obiettivo la comprensione di alcune linee di pensiero di sant’Atanasio. I consigli del grande Padre a Draconzio hanno di vista l’importanza e la dignità della missione pastorale del vescovo. Dopo una contestualizzazione storica, sono proposte alcune considerazioni sulla missione apostolica delle guide della Chiesa di Cristo. In seguito viene offerta una traduzione della lettera per comprendere il pensiero teologico di sant’Atanasio sull’officio pastorale del vescovo, guida, maestro e pastore del popolo di Dio.

Alois Gherguţ
Şcoala pentru diversitate şi educaţia pentru toţi
Educational theories and practices from the last years offered examples about diversity of children and specific educational needs which involve new forms of teaching process in schools starting from the fundamental principle of „adapting the structure and content of instruction to the personal features of students (psychic, physical, age related or individual), in order to develop their personalities as balanced and as harmonious as possible”. In this context we can talk about school for diversity or school for all that means maximum flexibility and tolerance for differences between children/students and adaptation of educational process to the particularities of each individual student.

Nadia Vacaru
Direcţii de rezolvare a problemei muncitoreşti în enciclica Rerum Novarum
Depuis sa naissance, l’Eglise est intervenue efficacement dans diverses situations et contextes socio-économiques de la vie humaine, et elle s’est toujours déclarée dans la promotion de la collaboration sociale, de la fraternité chrétienne et de la solidarité humaine. L’Encyclique Rerum novarum du pape Léon XIII a inauguré une tradition d’intervention de la papauté dans les problèmes de la société moderne. Le contexte socio-économique dans lequel a été élaborée et promulguée l’Encyclique Rerum Novarum mettait l’Eglise en face de deux menaces: la violation des droits de la personne humaine et le mouvement idéologique antireligieux représenté par le socialisme. Face à ces dangers, l’Eglise propose d’exploiter les ressources de l’éducation et de soutenir un environnement chrétien. Les obligations des travailleurs comprennent la réalisation, pleinement et fidèlement, du travail auquel ils se sont engagés sous contrat, librement et en respectant le principe de la justice. En ce qui concerne les employeurs, ils doivent valoriser le travail et respecter la dignité humaine des travailleurs. Trouver un remède au problème des travailleurs exige une coopération efficace, avec mesure et sagesse, de l’autorité publique, des chefs d’Etat, des employeurs et des riches, ainsi que des prolétaires eux-mêmes.

Petru Ciobanu
Cristologia şi soteriologia gnostică antică
La nascita et lo sviluppo del discorso cristologico e soteriologico nei primi secoli dell’era cristiana è avvenuto nel contesto della lotta della Chiesa contro le eresie, perché la maggior parte di esse attentavano all’identità e missione di Gesù Cristo. Già nel Nuovo Testamento troviamo accuse contro coloro che dubitavano della divinità e della missione redentrice di Gesù di Nazareth “che Dio ha costituito Signore e Cristo” (At 2,36). Un pericolo maggiore in questo senso è stato rappresentato dallo gnosticismo con le sue numerose ramificazioni e il suo sistema dottrinale molto complesso. Simile ad un drago con molte teste, questo sistema eretico è diventato il bersaglio degli autori ispirati dei libri del Nuovo Testamento ed, in seguito, dei padri della Chiesa. Motivo? Perché distruggevano il nucleo della fede cristiana – la morte e la risurrezione di Cristo. Nel presente articolo ci siamo proposti di presentare l’identità e la missione di Gesù Cristo in un certo numero di eresie gnostiche antiche. Abbiamo usato principalmente le informazioni offerte dal più grande eresiologo della Chiesa primaria – san Ireneo da Lione, ma abbiamo fatto ricorso anche, dove è stato possibile, alle fonti gnostiche, per poter presentare la cristologia e la soteriologia del pensiero gnostico così come viene esposto in questi libri.

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